venerdì 2 novembre 2012

NOTA CRITICA DI DANTE MAFFIA


Giovanni Pistoia
Il mare a primavera-racconti dal web
Photocity Edizioni, Settembre 2012


La Nota Critica che segue è a firma di Dante MAFFIA:

«Giovanni Pistoia è una continua sorpresa e questa volta direi sbalorditiva, come spesso accade quando si scrive giocando, liberi da progetti rigidi e da qualsiasi intenzione di organizzare a priori un libro.

Questi racconti sembrano essere nati a tratti dalla penna di Jean-Jaques Rousseau al tempo delle Passeggiate di un uomo solitario e a tratti dai capricci terzapaginisti di un Bacchelli o di un Baldini. Nitore espressivo, chiarezza sostanziata da uno sguardo senza interferenze, partecipato candore che sa svelare i reconditi palpiti delle “scoperte” dell’infanzia e sa dosare i particolari con lo stupore di chi si apre alla vita meravigliandosi di ogni accadimento.

Pistoia, nell’Introduzione al libro, chiama i suoi scritti “raccontini”, “considerazioni”, “noterelle” per modestia e facendo un torto a se stesso, perché queste pagine hanno una forza straordinaria e riescono a portarci dentro l’incanto primigenio dell’uomo che via via che cresce si appropria della realtà fuori dalle canonizzazioni.

Si tratta di racconti, di memorie e di qualche poesia, ma il libro ha una sua dimensione compatta e ci porta all’interno di un mondo davvero straordinario, a quando il rapporto umano aveva una sua valenza straordinaria e incideva nei rapporti quotidiani. La scrittura è limpida e tesa, senza sovrabbondanze, senza le scorciatoie furbesche degli scrittori consumati. Pistoia scrive con l’anima e ricostruisce un mondo, un’epoca, con un candore che ha del meraviglioso.

Verrebbe voglia di discutere uno per uno i racconti e le poche poesie inserite (e mi auguro che i lettori lo facciano), ma temo di sciupare l’incanto ricevuto soprattutto da quella serie di aforismi che lo scrittore ha inserito, narrando, come perle che illuminano il resto delle pagine.

Le formiche, la luna, la fotografia, il cane randagio, il mare, la barca, il sole, le foglie degli alberi, la carta di credito, la rosa, la tartaruga, il camino sono alcuni degli elementi che fanno scaturire i racconti e Pistoia lo fa con naturalezza, senza mai caricare le tinte, senza preoccuparsi di abbellire o trasformare in letteratura l’impatto. A lui preme far conoscere la vita così com’è e ci riesce, perché ci fa entrare nella sua infanzia fresca di aromi e priva di sovrastrutture.

Pagine così autentiche è difficile trovarne oggi che si tende a ubriacare i lettori con farse impomatate e avvelenate dalle mode e perciò va dato atto all’Autore di avere creato un vero gioiello narrativo capace di rievocare e di fotografare un mondo perduto, ma soprattutto capace di instaurare silenziosamente una equazione tra ieri e oggi, ovviamente senza fustigare niente e nessuno, servendosi semplicemente dell’atto gratuito della poesia».

Roma, ottobre 2012

Dante Maffìa

Giovanni Pistoia
IL MARE A PRIMAVERA
racconti dal web
Photocity Edizioni settembre 2012

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