domenica 29 novembre 2009

La rivista Andersen


I colori del libro


I colori del libro” è il titolo dell’editoriale di Barbara Schiaffino, che si sofferma sulle varie iniziative, italiane e internazionali, che hanno come protagonista l’editoria per l’infanzia, “un settore – scrive Barbara Schiaffino – vivace e dinamico in costante crescita che può offrire contenuti e spunti per la realizzazione di prodotti di animazione di qualità.”


Il numero della rivista è, come al solito, molto ricco di riflessioni, notizie, segnalazioni. Si ricorda appena che ANDERSEN è l’unico mensile italiano interamente dedicato alla letteratura per ragazzi, uno strumento indispensabile per insegnanti, educatori, bibliotecari.


Ogni anno la rivista assegna il premio Andersen, gli “oscar” italiani del libro per ragazzi, il più ambito riconoscimento del settore.La rivista è molto ricca anche di foto, illustrazioni, copertine di libri che la rendono, oltre che interessante sul piano dei contenuti, molto gradevole e accattivante.


La rivista si riceve per abbonamento (12 numeri mensili per l’Italia 64 euro).


Per avere tutte le notizie è consigliabile visitare il sito:




http://fondazionedelucabiblioteca.blogspot.com


Foto: la copertina di novembre 2009 della rivista

giovedì 26 novembre 2009

Napoli: Forum della società civile

Forum della società civile

La povertà e l'esclusione sociale sono oggi uno dei problemi più gravi che assillano l'Europa e il mondo. L'Unione Europea ne è consapevole e per contrastarli promuove da sempre, anche al di là dei propri confini, i principi di giustizia e solidarietà. A conferma di questo impegno politico, il Parlamento europeo e il Consiglio UE hanno deciso di dedicare il 2010 alla lotta alla povertà e all'esclusione sociale. La Rappresentanza in Italia della Commissione europea dà il suo contributo organizzando, in collaborazione con il Comune di Napoli e la Regione Campania e sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, un Forum della società civile dedicato alla lotta alla povertà e all'esclusione sociale.

Napoli: Forum della società civile

Forum della società civile:
verso il 2010 anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale
27/28 novembre 2009
Napoli, Castel Nuovo (Maschio Angioino), Piazza Municipio

La Rappresentanza in Italia della Commissione europea organizza, con il Comune di Napoli e la Regione Campania, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, un Forum della società civile, dedicato alla lotta alla povertà e all’esclusione sociale.

Trecento partecipanti, italiani ed europei, si confrontano sui temi della nuova agenda sociale europea.

Un’occasione di dialogo e di confronto tra la società civile, le istituzioni e il mondo accademico, in vista delle iniziative dell’Anno europeo 2010, dedicato dal Parlamento europeo e dal Consiglio UE, alla lotta alla povertà e all’esclusione sociale.

Intervengono al Forum, tra gli altri: Gianni Pittella, vice presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, vice presidente della Commissione europea, Antonio Bassolino, presidente della Regione Campania, Mara Carfagna, ministro per le Pari opportunità, Rosa Russo Iervolino, sindaco di Napoli, Rita Levi Montalcini, senatrice a vita, Alfredo Pallone, eurodeputato della Commissione parlamentare affari economici e monetari, Raffaele Tangorra, direttore generale della DG Inclusione e Diritti sociali del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, Guy Standing, docente dell'Università di Bath e Co-Presidente Basic Income Earth Network, Ludo Horemans, presidente dello European Anti Poverty Network.


Forum tematici:

Verso una nuova agenda sociale europea 2010-2020
Cittadinanza diritti sociali inclusione attiva
Immgigrazioe e Immigrazione

Povertà e Globalizzazione

Nota bene: tutti i focus si terranno alle ore 14.30 il giorno 27 novembre 2009. E' possibile effettuare una sola registrazione


Pigreco s.r.l.
via A.Manzoni, 120
80123 Napoli
tel. e fax 081 7147521
sanna@pigrecoeventi.it


sabato 14 novembre 2009

Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia

CONVENZIONE INTERNAZIONALE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA

(RISCRITTA PER I BAMBINI)

Promulgata dalle Nazioni Unite a New York nel 1989 e ratificata dal Parlamento italiano con la legge n. 176 del 1991.

La versione qui pubblicata è stata riscritta per i bambini, in forma semplificata e ridotta da P. Benevene, F. Ippolito e F. Tonucci per la Fondazione Basso.

Si invitano le Amministrazioni locali, le scuole e le associazioni ad utilizzare liberamente questa versione della Convenzione, senza vincoli editoriali, per favorire la massima diffusione e comprensione di questo fondamentale documento presso i bambini e i ragazzi.


ART. 1
Questa Convenzione si occupa dei diritti di tutti coloro che ancora non hanno compiuto 18 anni.

ART. 2
Tutti gli stati devono rispettare i diritti del bambino, senza distinzione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica del bambino o della sua famiglia.

ART. 3
Gli interessi del bambino devono essere considerati per primi e come più importanti in tutte le decisioni che lo riguardano. Il bambino ha il diritto di ricevere la protezione e le cure necessarie al suo benessere.

ART. 4
Gli Stati si impegnano ad attuare i diritti riconosciuti da questa Convenzione con tutti i mezzi necessari.

ART. 5
Sono i genitori o chi li sostituisce a doversi prendere cura del bambino.

ART. 6
1. Il bambino ha il diritto alla vita.
2. Il bambino ha il diritto di sviluppare in modo completo la propria personalità.

ART. 7
Il bambino ha diritto ad essere registrato appena nato, ad avere un nome, una nazionalità e a conoscere, se è possibile, i suoi genitori e ad essere da questi allevato.

ART. 8
Gli Stati si impegnano a rispettare il diritto del bambino alla sua identità, nazionalità, nome e relazione con la sua famiglia.

ART. 9
Il bambino ha il diritto di mantenere i contatti con i suoi genitori, anche se questi sono separati o divorziati.

ART. 10
Il bambino ha il diritto di riunirsi ai suoi genitori o di restare in contatto con loro se questi vivono all'estero.

ART. 11
I bambini non devono essere portati via dal loro paese in modo illegale.

ART. 12
Il bambino ha diritto ad esprimere il proprio parere ogni volta che si prendono decisioni che lo riguardano e il suo parere deve essere tenuto nel giusto peso.

ART. 13
Il bambino ha il diritto di poter dire liberamente ciò che pensa, con i mezzi che preferisce.

ART. 14
1. Il bambino ha il diritto di libertà di pensiero, di coscienza, di religione.
2. I genitori hanno il diritto e il dovere di guidare i figli e in tale compito devono essere lasciati liberi di seguire le idee in cui credono.

ART. 15
Il bambino ha il diritto di stare assieme agli altri.

ART. 16
Nessun bambino potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie o illegali nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa o nella sua corrispondenza. Non potrà subire lesioni illecite del suo onore e della sua reputazione.

ART. 17
I giornali, i programmi radiofonici e televisivi sono importanti per il bambino; per questo motivo è importante che ce ne siano di adatti a lui.
Gli Stati debbono incoraggiare la produzione di libri e programmi per ragazzi, e fare in modo che il bambino sia
tutelato contro l'informazione e i programmi che possono fargli male.

ART. 18
Se un bambino non ha i genitori, ci deve essere qualcuno che si occupa di lui.
Se i genitori di un bambino lavorano, qualcuno deve prendersi cura del bambino mentre loro sono al lavoro.

ART. 19
Nessuno può trascurare, abbandonare, maltrattare, sfruttare un bambino o fare violenza su di lui.

ART. 20
Se un bambino non può rimanere con la sua famiglia, deve andare a vivere con qualcuno che si occupi di lui.

ART. 21
Il bambino ha il diritto di essere adottato, se la sua famiglia non si può occupare di lui. Non si può fare commercio con le adozioni.

ART. 22
1. Il bambino rifugiato ha il diritto di essere protetto.
2. Il bambino rifugiato deve essere aiutato a riunirsi alla sua famiglia.

ART. 23
1. Il bambino che ha problemi mentali o fisici ha diritto di vivere come gli altri bambini e assieme a loro.
2. Il bambino che ha problemi mentali o fisici ha il diritto di essere curato.
3. Il bambino che ha problemi fisici o mentali ha il diritto di andare a scuola, di prepararsi per il lavoro, di divertirsi.

ART. 24
Il bambino ha il diritto di raggiungere il massimo livello di salute fisica e mentale e di essere curato bene quando ne ha bisogno.

ART. 25
I bambini sottoposti a cure fisiche o mentali hanno diritto a periodiche verifiche del loro trattamento.

ART. 26
Ogni bambino ha diritto alla sicurezza sociale.

ART. 27
Il bambino ha il diritto di crescere bene fisicamente, mentalmente, spiritualmente e socialmente.

ART. 28.
Il bambino ha il diritto all'istruzione. La scuola primaria deve essere obbligatoria e gratuita per tutti.

ART. 29
Il bambino ha il diritto di ricevere un'educazione che sviluppa le sue capacità e che gli insegni la pace, l'amicizia, l'uguaglianza e il rispetto per l'ambiente naturale.

ART. 30.
Il bambino che appartiene ad una minoranza ha il diritto di usare la sua lingua e di vivere secondo la sua cultura e la sua religione.

ART. 31
Il bambino hanno diritto a dedicarsi al gioco, al riposo, al divertimento e di dedicarsi alle attività che più gli piacciono.

ART. 32
Nessun bambino deve essere sfruttato. Nessun bambino deve fare lavori che possano essere pericolosi o che gli impediscano di crescere bene o di studiare.

ART. 33
Il bambino deve essere protetto dalla droga.

ART. 34
Nessun bambino deve subire violenza sessuale o essere sfruttato sessualmente.

ART. 35
Nessun bambino deve essere rapito, comprato o venduto.

ART. 36
Il bambino non può essere sfruttato

ART. 37
Nessun bambino può essere torturato o condannato a morte o all’ergastolo. Nessun bambino può essere privato della sua libertà in modo illegale o arbitrario.

ART. 38
Nessun bambino al di sotto dei 15 anni deve essere arruolato in un esercito, né combattere in una guerra.

ART. 39
Il bambino che è stato trascurato, sfruttato e maltrattato ha il diritto di essere aiutato a recuperare la sua salute e la sua serenità.

ART. 40.
Il bambino che è accusato di un reato deve essere ritenuto innocente fino a quando non sia riconosciuto colpevole, dopo un processo giusto. Comunque, anche quando è riconosciuto colpevole, ha il diritto di ricevere un trattamento adatto alla sua età, che lo aiuti a tornare a vivere con gli altri.

ART. 41
A questi diritti ogni stato può aggiungerne degli altri, che migliorino la situazione del bambino.

ART. 42
Bisogna far conoscere a tutti, adulti e bambini, quello che dice questa Convenzione.

Il testo è pubblicato nel volume di Francesco Tonucci, "Se i bambini dicono: Adesso basta!", ed. Laterza 2002 (www.laterza.it). La versione qui riportata presenta delle varianti all’art. 31 rispetto al testo stampato.

All’art. 31 si legge: “I bambini hanno diritto al gioco”. Qui, invece, è scritto: “I bambini hanno diritto a dedicarsi al gioco” più corretto e fedele al testo originario, seguendo i suggerimenti dello stesso prof. Francesco Tonucci che ringraziamo per la cortesia.

(Si veda il bel sito
www.lacittadeibambini.org)

venerdì 13 novembre 2009

I diritti dell'infanzia


LA FONDAZIONE CARMINE DE LUCA DEDICA LA GIORNATA DELLA CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELL’INFANZIA ALLA PICCOLA GIORGIA PIA

Il 20 novembre 2009 (in Italia, questa è la Giornata nazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza) la
Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia compie 20 anni. Un momento importante, questo, per la Convenzione stessa e per fare il punto sugli effetti di uno strumento di diritto di grande portata, che ha segnato una svolta nel modo in cui la Comunità internazionale guarda ai diritti di bambini e adolescenti: da oggetti di tutela a soggetti di diritto.

La Fondazione Carmine De Luca Onlus vuole evidenziare l’importanza della Convenzione sui diritti dell’infanzia, che rappresenta lo strumento normativo internazionale più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell’infanzia. Contempla l’intera gamma dei diritti e delle libertà attribuiti anche agli adulti (diritti civili, politici, sociali, economici, culturali). Costituisce uno strumento giuridico vincolante per gli Stati che la ratificano, oltre ad offrire un quadro di riferimento organico nel quale collocare tutti gli sforzi compiuti in cinquant’anni a difesa dei diritti dei bambini.

La Convenzione è stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 a New York ed è entrata in vigore il 2 settembre 1990. L’Italia ha ratificato la Convenzione il 27 maggio 1991 con la legge n. 176 e a tutt’oggi 193 Stati, un numero addirittura superiore a quello degli Stati membri dell’ONU, sono parte della Convenzione. In quanto dotata di valenza obbligatoria e vincolante, la Convenzione del 1989 obbliga gli Stati che l’hanno ratificata a uniformare le norme di diritto interno a quelle della Convenzione e ad attuare tutti i provvedimenti necessari ad assistere i genitori e le istituzioni nell’adempimento dei loro obblighi nei confronti dei minori.

La Fondazione Carmine De Luca, alla vigilia di questo significativo ventennale, intende dedicare lo stesso, in chiave locale, alla piccola Giorgia Pia Curia, simbolo dei diritti dell’infanzia che possono e devono essere universalmente riconosciuti; diritti dell’infanzia che il mondo degli adulti non può negare a nessuno. Nel caso della bambina di 5 anni di Cantinella di Corigliano Calabro che necessita di apposite cure presso un centro specializzato, e per la quale è in atto sull’intero territorio una gara di solidarietà alla quale la Fondazione partecipa con convinzione, si tratta di una data ancora più importante: l’unanime riconoscimento del diritto alla salute e ad una vita “normale”.

L’auspicio della Fondazione, pertanto, è che la maratona di solidarietà da qualche settimana avviata da singoli cittadini, associazioni, enti e comitati, registri il maggior numero di soggetti coinvolti per il perseguimento dell’obiettivo preposto e la concreta vicinanza della comunità attorno alla famiglia di Giorgia Pia.
Si ricorda, infine, che è possibile prendere contatti sin da subito con la madre della bambina al seguente numero di telefono: 329/37.34.918, affinché ciascuno, in base alle proprie disponibilità, dia un contributo economico ed un sostegno morale alla famiglia di Giorgia Pia.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito internet www.unsognopergiorgiapia.it in fase di aggiornamento con tutte le news, le adesioni, gli appuntamenti in programma.
Fondazione Carmine De Luca Onlus
Corigliano Calabro


Nell’immagine una recente foto della piccola Giorgia Pia nella sede della Fondazione con la prof.ssa Silvana Marrazzo

giovedì 5 novembre 2009

Cuore e De Amicis in un saggio di Boero e Genovesi


Cuore e De Amicis in un saggio di Boero e Genovesi
Giovanni Pistoia


Si è impegnati, più in polemiche che con atti propositivi, sui festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia. I temi sul Risorgimento italiano, sui miti, gli eroismi, il patriottismo, affollano le pagine di Cuore. La stessa unità d’Italia, argomento assai caro a De Amicis, è messa in discussione. Lo scrittore è morto nel 1908, quindi, poco più di cento anni fa. Gli ingredienti ci sono tutti per ritornare a parlare di uno dei testi più conosciuti della letteratura per ragazzi: Cuore, appunto.


È quello che hanno inteso fare due studiosi molto noti: Pino Boero, docente di Letteratura per l’infanzia alla Facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Genova e Giovanni Genovesi, docente di Pedagogia generale all’Università di Ferrara, con il saggio “Cuore. De Amicis tra critica e utopia” (Franco Angeli, 2009).


Il testo è diviso in due parti. La prima è firmata da Giovanni Genovesi, la seconda da Pino Boero. Boero tenta di recuperare la complessità di De Amicis esaminando gli altri scritti dello scrittore. Al centro del ragionamento di Boero vi è sempre il libro Cuore che, con il suo successo, ha appannato, e di molto, le altre opere di De Amicis, alle quali Pino Boero vuole dedicare spazio e commenti. Dalla lettura del testo emerge un De Amicis ben diverso da quello conosciuto dai lettori abituali, quelli, per intenderci, di Cuore. Sia pure con rapide pennellate Boero ci consegna uno scrittore brillante, ironico, polifonico, elegante, divertente, perfino “conturbante”. Il De Amicis meno noto sembra incontrare le simpatie di Boero. Pretendere di conoscere e giudicate lo scrittore di Oneglia avendo letto solo il suo best seller, diremmo oggi, significa continuare a perpetrare pregiudizi e “cattiverie”, a volte, eccessive se non addirittura gratuite, su questo autore che va recuperato a una riflessione più oggettiva e globale.


Genovesi sembra riprendere una sua lettura di Cuore di quarant’anni fa: il libro si può inserire tra i testi per l’infanzia “solo con molta prudenza e con decise quanto giustificate riserve.” Alcune recensioni attuali dalle pagine di questo volume traggono una conclusione, a mio avviso, affrettata e semplicistica: il libro Cuore non è adatto ai bambini, perché lacrimevole, tetro, truculento, sadico. Non mi pare che questo dicano gli autori. Cuore, secondo Genovesi, è molto più articolato di quanto possa sembrare. È un testo che parla soprattutto agli educatori, alla scuola. È un libro sulla scuola “di cui De Amicis intende tracciare un progetto addirittura utopico e non limitarsi a una pura e semplice descrizione.” E i ragazzi possono essere attratti, e lo sono stati ampiamente, dagli eventi esposti con grazia narrativa da De Amicis ma possono non cogliere il disegno politico di ampio respiro, come scrive Faeti o, secondo il pensiero di Genovesi, un progetto utopico di scuola. Non a caso De Amicis è considerato un uomo “legato indissolubilmente alla scuola, cui egli dedicò un’attenzione ben superiore rispetto a qualsiasi altro letterato italiano del suo tempo.” Una rilettura di Cuore in questa ottica significa valorizzare il fortunato testo di De Amicis.


Quando al fatto che i ragazzi di oggi possano trovare in alcune di quelle pagine episodi “truculenti” o, comunque, forti, mi viene da dire, purtroppo, che i giovanissimi di oggi sono abituati a ben altre scene truci. Basti che stiano davanti alla televisione in qualsiasi ora per vedere come si uccide un uomo in pieno giorno in una città dell’Italia unita, o stare in una biblioteca per conoscere i titoli di alcuni testi da essi richiesti. Anche la pagina più nera di De Amicis non regge il confronto.



Pino Boero-Giovanni Genovesi
Cuore.
De Amicis tra critica e utopia

Franco Angeli 2009
www.francoangeli.it


Nella foto: la copertina del libro (progetto grafico di Elena Pellegrini), che riproduce l’illustrazione di A. Ferraguti apparsa sulla copertina di Cuore, Garzanti, Milano, 1948.

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giovannipistoia@libero.it

domenica 1 novembre 2009

Alda Merini: il ricordo in una poesia di cui ci aveva fatto dono
di Stefano Biolchini

ILSOLE24ORE.COM

Alda Merini era uscita dalla vita, dalle bellezze della vita, con la sua soffitta. Quello sfratto dai suoi ricordi le era impossibile da sopportare. Più pesante di un percorso denso e difficile che l'aveva vista rinchiusa in manicomio. Mi raccontò: «Nel mio baule lassù c'era tutto il mio mondo. Mio marito, i miei ricordi, il mio amore, il mio passato. Avevo racchiuso tutto in quella cassa lassù». Problemi burocratico-condominiali l'avevano privata della sua mansarda. Non si dava pace. Uno scialle di maglia ai ferri sulle spalle. Una sigaretta perennemente in mano. Guardava in alto, al soffitto. Lo sguardo perso. Sconsolato. Tutto non le sembrava più "lieve" come un tempo.

Per continuare a leggere il testo:

Morta la poetessa Alda Merini


Morta la poetessa Alda Merini

Considerata una delle più grandi scrittrici del novecento era stata ricoverata nel reparto di oncologia dell'ospedale San Paolo di Milano


MILANO


«Sono una piccola ape furibonda. Mi piace cambiare di colore. Mi piace di cambiare di misura». Sono queste le parole che Alda Merini, la grande poetessa scomparsa oggi a Milano, aveva scelto per la hompage del suo sito ufficiale, accanto ad una immagine molto intensa, in bianco e nero, con l’immancabile sigaretta in mano e la altrettanto inseparabile collana di perle al collo.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cultura/200911articoli/48960girata.asp
http://www.aldamerini.com/

La letteratura per l'infanzia

La letteratura per l’infanzia
Giovanni Pistoia


Nel luglio del 2009, gli editori Laterza pubblicano la nuova edizione del manuale “La letteratura per l’infanzia” di Pino Boero e Carmine De Luca. Il libro uscì, per la prima volta, nel 1995, e da quella data è diventato un testo adottato in varie università, uno strumento essenziale per chi intende, per professione o per diletto, occuparsi di letteratura per l’infanzia, di educazione alla lettura, di cultura in genere. Nel 2008, sempre dalla Laterza, è uscita la quattordicesima edizione: un traguardo di tutto rispetto. Dopo qualche mese, la nuova edizione, aggiornata.

Carmine De Luca, uno dei due autori, nato a Corigliano Calabro il 1943, è morto nel 1997. Non ebbe, quindi, la fortuna di poter godere dei frutti del suo immane lavoro. Lavoro e studi portati avanti con Pino Boero, amico e studioso tra i più prestigiosi nel settore. E a firmare la prefazione alla nuova edizione è proprio Boero che ricorda:
“A conclusione del lavoro della prima edizione (1995) gli autori ringraziavano l’editore che aveva da subito creduto nel progetto del libro e Tullio De Mauro, che, con generosa e discreta attenzione, ne aveva seguito lo sviluppo. A quei ringraziamenti, oggi, mi sento di aggiungere il ricordo sempre vivo di Carmine De Luca: senza la sua intelligenza e il suo contagioso entusiasmo queste pagine, forse, non sarebbero nate.”

Nel corso del volume, Boero ha modo più volte di citare Carmine, a testimonianza, ancora una volta, del contributo che egli ha dato allo sviluppo della letteratura per l’infanzia nel Paese. Viene anche ricordata la Fondazione che porta il nome di Carmine, istituita a Corigliano Calabro dopo la sua scomparsa, e le sue pubblicazioni: “Meglio c’era due volte… ”, “Emanuele Luzzati. Un giullare alla corte dei bambini “, “Adesso vi conto una storia… Raccolta di note critiche sulle fiabe italiane e internazionali”, “La Letteratura per l’infanzia e la figura di Carmine De Luca”.

Il testo, che si avvale anche di due nuovi contributi (Davide Montino e Walter Fochesato), si presenta particolarmente aggiornato relativamente alle novità, che non sono poche, avvenute nella narrativa per i ragazzi dal 1995 ai giorni nostri. L’ultimo capitolo, il nono, infatti, dal titolo "Da un secolo all’altro (1970-2009)", è un interessante viaggio non solo tra i nuovi libri per bambini e ragazzi ma, anche, tra le riviste, le associazioni, l’editoria scolastica. Il manuale offre, in sintesi, una panoramica vasta del mondo della letteratura dell’infanzia dal Risorgimento ai giorni nostri. Il lettore, che si avventura in questo viaggio, si troverà davanti un numero corposo di dati, nomi, tendenze. L’approccio multidisciplinare aiuta, e non poco, a inserire la materia in contesti più ampi. Certamente questo manuale ha dato, e darà, un contributo notevole all’affermazione della Letteratura per l’infanzia non più come letteratura di serie B, e farà da stimolo verso i tanti operatori culturali, perché si saldi sempre più il binomio infanzia/libro.


P. Boero – C. De Luca
La letteratura per l’infanzia
Editori Laterza
Prima edizione 1995;
Nuova edizione riveduta 2009
http://www.laterza.it/


Nell’immagine la copertina del libro.

http://fondazionedelucabiblioteca.blogspot.com

giovannipistoia@libero.it