venerdì 28 dicembre 2007

antologia/Fatti, eventi, analisi nelle pagine di Mirco Dondi

Fatti, eventi, analisi nelle pagine di Mirco Dondi
Giovanni Pistoia

Mirco Dondi ha ricostruito la storia di alcune pagine importanti del Paese in un volume dal titolo “L’Italia repubblicana: dalle origini alla crisi degli anni Settanta” (archetipolibri, Bologna 2007).

L’autore prende in esame un periodo cruciale della storia più recente dell’Italia, in particolare quello che intercorre tra gli anni Quaranta e la fine degli anni Settanta. Anni nei quali, come è noto, il nostro Paese ha subito notevoli trasformazioni, molte delle quali ancora in atto.

Dondi, nel tratteggiare il profilo storico di quegli anni, inizia con l’affrontare le strategie che mettono in atto i partiti di massa, impegnati nel costruire un nuovo ordine democratico dopo la lunga parentesi fascista: è appena il caso di ricordare che proprio tra il 1943 e il 1978 l’Italia subisce cambiamenti che ne segneranno il futuro sviluppo e ne disegneranno il volto attuale.
Il centro non è più la campagna con quello che rappresentava in termini economici, culturali e di costume, l’epicentro si sposta nelle città, particolarmente in quelle dove, negli anni Sessanta, fiorirà il cosiddetto “miracolo economico”; lo svuotamento dei campi con i contadini che partono per diventare operai nelle grandi industrie del nord; l’impatto nella cultura del Paese della società dei consumi, con i suoi ritmi e i suoi miraggi.

Sul finire degli anni Sessanta prende corpo la grande contestazione, che culminerà nel famoso e ancora tanto dibattuto ’68. Dondi, dopo aver analizzato le cause di quel fenomeno che va sotto il nome di “autunno caldo”, punta il suo obiettivo su fenomeni acuti, quali le “trame nere”, il “biennio rosso”. Il terrorismo rosso costituisce, per l’autore, la seconda sfida alla democrazia italiana.
Dondi analizza, nei particolari, quello che chiama i costi del terrorismo con i suoi 14.591 atti di violenza di matrice politica che vengono registrati dal primo gennaio 1969 e il 31 dicembre 1987. Ondate di violenze, che non solo non costituiscono la premessa per nessuna rivoluzione o prospettive di miglioramento della società italiana ma sono i presupposti (anche se non sono i soli) che provocano un rifiuto della politica, un rinchiudersi nel privato. Non solo: muta, scrive Dondi, anche il rapporto con la violenza e con i miti rivoluzionari. “Lo strumento della violenza spacca la generazione degli anni Settanta, ma conduce le generazioni immediatamente seguenti a un netto rifiuto di questa politica”.

È proprio con le riflessioni su questa ondata di stragi e di delitti e, in particolare, dell’omicidio di Aldo Moro e la conseguente scelta unitaria delle forze politiche, concretizzatasi nella “solidarietà nazionale”, che si conclude questa parte: appena centosei pagine, che si leggono con grande facilità.

Il libro non finisce qui. Vi è una seconda parte ben documentata, atti provenienti da una molteplicità di fonti. È possibile, per esempio, leggere un documento conservato all’Archivio Centrale dello Stato sul numero dei morti fascisti dopo la liberazione e datato 4 novembre 1946, oppure quello su come si istruiscono gli agenti americani per condizionare la vita politica italiana. Si può riflettere su altre carte, che ci illuminano sui rapporti tra il Vaticano e la DC, oppure sul ruolo del PCI secondo alcuni documenti provenienti dagli archivi sovietici, e così via.
“Ogni fonte, scrive lo storico Dondi, ha la sua insidia e i suoi elementi celati”. Insidie che Dondi cerca di svelare facendo seguire al testo una breve chiave di lettura dello stesso: una guida, insomma, che nulla toglie al documento: l’intento, se mai, è quello, appunto, di renderlo più leggibile, collocandolo nel contesto storico, e non sostituendosi al esso.
Va detto, a questo punto, come il cartaceo –il libro stampato in questo caso- si coniuga con lo spazio virtuale. Per scelta, credo, dell’editore e dell’autore, vengono messi in internet, a disposizione del lettore e di chi naviga in rete, altri documenti, che si aggiungono a quelli presenti sul libro. Cliccando sul sito
www.archetipolibri.it/dondi.htm è possibile visionare e scaricare altre pagine importanti della nostra storia, tutti in PDF. Si tratta di un centinaio di pagine con scritti di Simona Colarizi sulla scissione del PSIUP, di Pietro Scoppola “L’incomprensione italiana della svolta gollista”, di Raffaele Romanelli “L’attuazione delle regioni a statuto ordinario”, di Rosario Minna, “Terrorismo di destra” e di Nando Dalla Chiesa “Terrorismo di sinistra”, nonché di Silvio Lanaro “Milano e Torino”. Tra i documenti presenti è interessante e originale un’intervista (la fonte utilizzata, in questo caso, è quella “orale”) realizzata da Mirco Dondi a due militanti comunisti. Si propone, in questo caso, il brano di un’intervista che Dondi effettua a due militanti del Partito comunista italiano della zona bolognese di Molinella “per fotografare, nel momento della fine del PCI, la memoria dei suoi militanti”. È una delle tante interviste –una trentina- effettuata da Dondi in occasione dello scioglimento del PCI. Non è il caso di soffermarmi su questo documento, lo trovo assai significativo per comprendere lo stato d’animo di tanti militanti, sulle speranze e sugli errori maturati dall’esperienza comunista, sul perché il partito comunista italiano ebbe tanti suffragi e sul ruolo di questa forza politica nel contribuire a “costruire” il senso della cittadinanza e dello Stato.

Non è ancora tutto: completa il volume una terza parte, dedicata alla produzione storiografica legata alla storia dell’Italia repubblicana. Dopo un’ampia e istruttiva analisi di Dondi, che sviluppa il suo ragionamento partendo dalla prima sintesi di rilievo, quella di Paul Ginsborg, “Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi”, è possibile, quindi, ragionare su testi di Claudio Pavone, Cesare Bermani, Massimo Legnani, Mariuccia Salvati, Paolo Pombeni, Simona Colarizi, Marcello Flores, Nicola Gallerano, Piero Ignazi, Claudia Petraccone, Guido Crainz, Silvio Lanaro, Pietro Scoppola, Angelo Panebianco, Guido Melis, Yannis Voulgaris, Paul Ginsborg, Carlo Tullio-Altan, Salvatore Lupo.

Quello che ho chiamato impropriamente parti, costituiscono, in effetti, l’insieme del lavoro, dal momento che il ricco repertorio documentale e l’antologia che segue sono componenti integranti dei fatti, degli eventi e delle analisi di Dondi. Un criterio, questo adottato dall’autore (e credo d’intesa con l’editore), che offre la possibilità a chi si avvicina al testo non solo di conoscere il pensiero dell’autore del manuale –il quale, va detto, si esprime soprattutto nel racconto e nella selezione ragionata degli eventi- ma di valutare autonomamente, e senza filtri, i testi a firma di storici e intellettuali di diversi orientamenti culturali, oltre che avere la fortuna di avere tra le mani tantissimi documenti non facilmente reperibili. E quando uno storico offre materiale di primo mano o, comunque, non facilmente disponibile, a prescindere dalle analisi sue proprie, compie un atto di fiducia e di rispetto verso i lettori, e questa semplice ma significativa scelta effettuata, è già di per se un’opera altamente meritoria.

Trecento pagine in tutto: un manuale di storia per studiosi e studenti, certo, ma accessibilissimo, comunque, a chi abbia voglia di tuffarsi nell’atmosfera di una Italia povera e umiliata dalla dittatura, ridotta a brandelli dalla guerra e dagli atti violenti successivi.
Credo che proprio per agevolare il compito di chiunque si avvicini al libro, nella parte centrale del volume viene proposta un’ampia cronologia (eventi politici, economia, cronaca), che accompagna il lettore lungo un arco di storia che va dal 25 aprile 1945, l’insurrezione di Milano, Genova e Torino, al 16 ottobre del 1978, giorno in cui diventa papa il vescovo di Cracovia, Karol Wojtyla. La sezione “economia” della cronologia va dal giugno 1944, che segna l’accordo per la ricostituzione di un sindacato unitario, e fino al gennaio-febbraio 1978: si cita l’intervista, che tante discussioni animò, che Luciano Lama rilasciò a Repubblica nella quale dichiarava che le aziende hanno il diritto di licenziare se l’azienda è in crisi e le decisioni della CGIL-CISL e UIL, che va sotto il nome di “Linea dell’Eur”, per favorire il rilancio degli investimenti e l’occupazione. L’ampia cronologia dà spazio agli avvenimenti più significativi, che hanno caratterizzato il periodo 1945-1978 nel campo della cultura, dello spettacolo, della musica, nonché dei principali accadimenti europei e mondiali. (Sul sito citato la cronologia è molto più analitica).

L’esposizione delle vicende è asciutta, rigorosa, proprio di chi è abituato a raccontare fatti, eventi, senza bardature e cedimenti ideologici e senza, però, che le idee vengano sacrificate: e tutto con lo stile del narratore, per cui la fredda cronaca diventa storia e la storia coinvolgente.

In fondo, si tratta della nostra storia, quella di ieri, di oggi, che condiziona gli anni che viviamo e che ipotizza il domani già iniziato. Pagine, quelle raccontate da Dondi, che aiutano a capire un passato, sia pure molto recente, a far emergere processi, a decodificare eventi. Scritti, soprattutto, indispensabili per capire l’Italia di oggi e, forse, per costruire un Paese migliore, meno depresso, più volitivo, più dinamico, più aperto al nuovo che ai rimpianti per i treni persi o per l’individuazione di responsabilità, spesso, cercate, non per isolare errori da non commettere più ma semplicemente per insistere nel pantano nel quale siamo caduti e non riusciamo, o non vogliamo, tirarci su.

Forse anche appuntamenti come questi possono aiutarci a ritrovare il filo dei nostri anni, anche e soprattutto per le realtà meridionali, perché con quel filo ritrovato tessere il futuro. Quel futuro che ci fa sempre più paura, proprio nel momento in cui, invece, credo, bisogna recuperare il senso di obiettivi alti da perseguire con tenacia e anche con una buona dose di utopia. Proprio a partire dalle realtà a noi più vicine.

In fondo queste pagine ci dicono che proprio nei momenti bui, il Paese ha saputo trovare la forza per il cambiamento: così dopo la guerra nazi-fascista e le sanguinose violenze successive, così dopo gli anni cupi dei terrorismi. Tanti motivi ben combinati hanno permesso di ricostruire le macerie. Forse uno è stato il collante: la speranza.

Cerchiamo, oggi, di intravedere il nostro domani attraverso la quantità e la qualità dei beni materiali che abbiamo o non abbiamo. Il futuro ci appare incerto, nero, perché abbiamo come punto di riferimento la materialità dei beni. E, invece, credo che bisogna cercare di far venire fuori quei doni invisibili, immateriali, impalpabili come la fiducia, la volontà, la speranza, che sono in ciascuno di noi, in ogni piccola o grande comunità.

Foto: Mirco Dondi e Giovanni Pistoia

(28 dicembre 2007)

agenda/La presentazione del libro di Mirco Dondi

La presentazione del libro di Mirco Dondi
Giovanni Pistoia

Si è tenuto, come previsto, presso il Salone degli Specchi del Castello di Corigliano Calabro, giovedì 27 dicembre, il convegno di studi sul tema “L’Italia, i nostri anni: ieri e oggi”. Nell’occasione è stato presentato il recente volume di Mirco Dondi “L’Italia repubblicana: dalle origini alla crisi degli anni Settanta”, edito da archetipolibri (2007).

I lavori si sono svolti così come da programma: ha moderato Fabio Pistoia, giornalista de “La Provincia cosentina”; ha portato i saluti della città il prof. Armando De Rosis. Sono, quindi, iniziate le relazioni.

Giovanni Pistoia (Fondazione Carmine De Luca) è intervenuto sul tema “Fatti, eventi, analisi nelle pagine di Mirco Dondi”; è seguita la relazione, brillante e chiara del prof. Dondi (Università di Bologna), dal titolo “Costruzione e funzionamento dell’Italia repubblicana”; poi quella del prof. Fausto Cozzetto (Università della Calabria) dal tema “La Repubblica post-ideologica”. Un intervento, quest’ultimo, molto appassionato e puntuale sulle vicende meridionali.
È seguito il dibattito con le conclusioni di Cozzetto e Dondi.

L’iniziativa è stata seguita da un nutrito pubblico che ha affollato lo splendido salone degli specchi del castello di Corigliano.
La manifestazione è stata organizzata dalla Fondazione Carmine De Luca, che si è avvalsa dell’essenziale contributo scientifico delle due Università (UNIBO e UNICAL), del Comune di Corigliano Calabro, de La Provincia cosentina e della preziosa collaborazione dell’Ati-Framundo.
L’iniziativa è stata possibile grazie anche alla partecipazione della Società IAS (Autolinee e Touring).

Foto: un momento del Convegno

(28 dicembre 2007)

martedì 25 dicembre 2007

attualità/Auguri

BUON NATALE

Una novella a me molto cara – “Sogno di Natale” di Luigi Pirandello – e un’immagine, raffigurante un bianco paesaggio invernale, per formulare agli utenti del blog, i più sinceri auguri di buon Natale e felice 2008.
Fabio Pistoia

SOGNO DI NATALE
di Luigi Pirandello

Sentivo da un pezzo sul capo inchinato tra le braccia come l'impressione d'una mano lieve, in atto tra di carezza e di protezione. Ma l'anima mia era lontana, errante pei luoghi veduti fin dalla fanciullezza, dei quali mi spirava ancor dentro il sentimento, non tanto però che bastasse al bisogno che provavo di rivivere, fors'anche per un minuto, la vita come immaginavo si dovesse in quel punto svolgere in essi.
Era festa dovunque: in ogni chiesa, in ogni casa: intorno al ceppo, lassù; innanzi a un Presepe, laggiù; noti volti tra ignoti riuniti in lieta cena; eran canti sacri, suoni di zampogne, gridi di fanciulli esultanti, contese di giocatori... E le vie delle città grandi e piccole, dei villaggi, dei borghi alpestri o marini, eran deserte nella rigida notte. E mi pareva di andar frettoloso per quelle vie, da questa casa a quella, per godere della raccolta festa degli altri; mi trattenevo un poco in ognuna, poi auguravo:

- Buon Natale - e sparivo...

(25 dicembre 2007)

venerdì 21 dicembre 2007

agenda/Convegno al Castello di Corigliano Calabro

Convegno al Castello di Corigliano Calabro

Nella rubrica “Passeggiando tra i libri”, mi sono occupato, nel mese di novembre, del libro di Mirco Dondi dal titolo “L’Italia repubblicana: dalle origini alla crisi degli anni Settanta”, edito da archetipolibri di Bologna (http://www.archetipolibri.it/). Di questo volume, e non solo, si parlerà giovedì 27 dicembre 2007 nel Salone degli Specchi del Castello Ducale di Corigliano Calabro, alle ore 17.30.

Saranno presenti il prof. Mirco Dondi, autore del volume e il prof. Fausto Cozzetto. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Corigliano Calabro e dalla Fondazione Carmine De Luca – onlus.

L’incontro è aperto a tutti.

Cliccando sulla locandina è possibile prendere visione del programma completo.

(21 dicembre 2007)

sabato 15 dicembre 2007

Racconti brevi/Laggiù, nel paese di Giò


Laggiù, nel paese di Giò
Giovanni Pistoia

Amava osservare lo sfrecciare abile delle rondini. Contarne, soprattutto, le industriose costruzioni sotto i cornicioni di un lungo fabbricato. Salire sugli alberi e legare tante cordicelle quanti erano i nidi dei passeri ad ogni ramo, per ricordarsi di quanti ve n’erano; raccogliere le ghiande e contarle, mentre le inseriva in un sacco di iuta non molto grande. Contava perfino i petali delle margherite di campagna.
Quello del conteggio era una vera e propria mania di Giò, ragazzino minuto, con pochi capelli raccolti in un ciuffo biondiccio. La zia Ida lo prendeva in giro, perché diceva che quel boccolo dorato se lo faceva intenzionalmente per attirare l’attenzione delle ragazzine, che frequentavano le scuole elementari insieme con lui.

Quando Antonio, il cantoniere, sistemava su di un banchetto improvvisato un lungo registro, all’ombra di una grande quercia, per segnare tutti i veicoli, che attraversavano quel tratto di strada di sua competenza, il ragazzino correva ad aiutarlo. E ogni volta che un qualche mezzo transitava, lui metteva un segno in un quadratino sul librone. E Giò si divertiva un mondo, perché poteva soddisfare la sua frenesia di contare, contare ogni cosa sulla quale si posava il suo sguardo. Anche se non ne capiva il perché. Un giorno, però, Antonio cadde dalla bicicletta e Giò, che era il solo vicino a lui, lo aiutò con accortezza; il cantoniere lo ringraziò, lo trattò come un ometto.
“Giò - gli disse Antonio - ti lascio solo al banchetto, mentre vado a mettermi un po’ di alcool per disinfettarmi la ferita. Ti raccomando, segna tutto: questo è un lavoro delicato. Quello che noi facciamo (e Giò nell’udire quel “noi” si sentì importante) è una statistica, alla fine del mese noi sappiamo quanti veicoli attraversano la strada: quante biciclette, quante macchine, quante moto, eccetera”. Giò guardò Antonio con attenzione, con gratitudine, per averlo reso partecipe di un impegno così rilevante. Però prima che il cantoniere si assentasse, volle chiedergli il perché di quella… “statistica”. E Antonio, che si teneva il dito che perdeva sangue per la caduta, rispose frettolosamente: “Perché se quelli del governo vedono che questa strada è molto transitata ne costruiscono una più grande, altrimenti la lasciano così… ora vado… ”
E Giò volle fare un po’ il furbetto: passava una macchina, ne segnava due; passavano tre biciclette, ne segnava sei. In sostanza, approfittò della lontananza di Antonio per moltiplicare il movimento su quella strada. Ma il cantoniere, che conosceva a memoria quel tratto, ogni curva, ogni cunetta, gli avallamenti e, soprattutto, tutti coloro che passavano di lì, capì l’imbroglio. Ne chiese le ragioni a Giò, che, senza cercare di giustificarsi, dette la sua motivazione: “Se quelli del governo vedono che tanta gente passa da qui, fanno una bella strada…”. Una scorrettezza a fin di bene, dunque, che Antonio, sia pure in modo benevolo, fece intendere di disapprovare.

E Giò imparò a contare, e a contare in modo veloce, non sui banchi di scuola. A dire il vero nell’elencare i numeri, a scuola, era alquanto insicuro tanto che il maestro gli disse un giorno: “Giò conta a voce alta tutto quello che vedi, imparerai subito, non fare più paginette intere di 1, di 2, di 3…”. Il ragazzo prese alla lettera i suggerimenti del maestro, e pur di non scrivere lunghe e noiose pagine di quaderni, cominciò a contare tutto, e a farlo velocemente quando passavano i treni.
Erano tanti i treni, lunghissimi, che transitavano in prossimità della sua campagna, e correvano… correvano. E lui doveva essere davvero bravo per contare tutti quei vagoni, che sfrecciavano trainati da locomotive nere e minacciose, mentre sbuffavano rumorosamente. C’erano i treni, che trasportavano persone, ma erano soprattutto quelli carichi di merci ad attrarre la sua curiosità. Sui carri c’era di tutto: macchine, legname, radici delle barbabietole… Sui treni e sul loro funzionamento sapeva ogni cosa. Tutti i ferrovieri, che facevano servizio nella vicina stazione, erano suoi amici. Era, in fondo, la loro mascotte. Il capostazione con il cappello rosso, basso e aitante, se lo portava in giro negli uffici; il magazziniere, alto e asciutto, di poche parole, lo considerava uno della grande famiglia, quando si aggirava nel largo deposito pieno di prodotti; merci pronte per la partenza o appena scaricate da uomini muscolosi. Ettore, un ferroviere napoletano, che si tratteneva sempre a casa di Giò, lo portava a visitare le locomotive. Guardava con interesse uomini sporchi in viso che immettevano carbone, con lunghe pale, nella pancia della locomotiva, che sprigionava lingue di fuoco.
Il convoglio prima di farsi vedere si annunciava, da lontano, con ripetuti e lunghi fischi. Giò, però, intuiva ancor prima l’arrivo del treno dal tintinnio delle sbarre che il casellante faceva abbassare, si organizzava e… zac… a contare frettolosamente i carri che gli guizzavano vicino e, spesso, ne perdeva il conto. Se, poi, il locomotore si fermava, facendo scintillare le rotaie, alla vicina stazione, tutto era più facile.

Un giorno Giò smise di portare i calzoncini, si preparò la valigia e partì; partì con uno dei treni che tante volte aveva salutato con le mani al vento. Lavorò nelle città industriali del Nord, si fermò in Germania, dove alcuni suoi parenti lo avevano preceduto, trovò un incerto approdo in Francia per poi fermarsi in Argentina. Viaggiò con treni velocissimi e moderni, che lo trasportavano da un luogo all’altro. Ormai da tempo non contava più, né carri né carrozze superaccessoriate.

Giò è tornato, dopo tanti anni, nel suo paese, con tre figli, che parlano francese, inglese, tedesco e italiano. Antonio, il cantoniere buono, non c’è più da tempo, nessuno sistema banchetti per nuovi censimenti. Il capannone delle rondini è stato abbattuto. Al suo posto una lunga muraglia per civili abitazioni. La stazione ferroviaria è inattiva, così come il casello e il grande magazzino. Gli hanno detto che le sbarre si chiudono automaticamente, comandate da moderni strumenti tecnologici (ma questo per lui, che aveva tanto viaggiato, non era certo una novità). Che il treno per il trasporto di merci non è più indispensabile: tutto, ora, in queste parti, viene trasportato dai tir. Anche i viaggiatori non trovano più carrozze per ospitarli, perché sempre meno numerose. I lunghi fari, che illuminavano gli ampi spazi, sono spenti da tempo.
Giò osserva i binari sottoposti sempre a meno sforzi. Gli acuti e prolungati fischi sempre più rari, perché più rari i treni. Giò descrive ai suoi giovani figli i luoghi della sua infanzia, quando i treni correvano numerosi, e lui a esercitarsi a contare. Un manifesto gigante annuncia, sui muri anneriti di una brutta stazione, il prossimo convegno sull’alta velocità e sulla necessità di efficaci mezzi di trasporto per una società moderna. Giò abbozza un sorriso. Un velo di malinconia gli inumidisce gli occhi, mentre il figlio più giovane è incollato al telefonino.

Giò vorrebbe rimettersi i calzoncini per contare i vagoni, che passano lacerando l’aria. Ma i pantaloni corti chi sa dove sono, mentre i treni hanno cessato di viaggiare. Laggiù, nel paese di Giò.

Foto: “Il treno” di Luca Policastri

Nota: Questo racconto è pubblicato sul n. 6 (novembre-dicembre 2007) del periodico “Mondiversi” (www.mondiversi.it).
Tutti gli altri racconti brevi postati sono apparsi sullo stesso giornale. Alcuni sono stati raccolti nel volume “Rovi e ali di farfalle”.

(15 dicembre 2007)

eventi/Vi aspettiamo al Museo Luzzati



Vi aspettiamo al Museo Luzzati
Museo Luzzati

Nella settimana prima di Natale il Mercatino di Porta Siberia è aperto dalle 10 alle 18 dal martedì alla domenica, lunedì 24 apertura straordinaria dalle 10 alle 18. Vi aspettiamo poi ai numerosi appuntamenti.


Emanuele Luzzati LA STELLA DEI RE MAGI
Martedì 18 dicembre ore 17

Martedì 18 dicembre alle ore 17 Walter Fochesato, Sergio Noberini e Roberto Cicala presenteranno al Museo Luzzati il libro di Emanuele Luzzati "LA STELLA DEI RE MAGI, una storia illustrata con i testi della tradizione". Sedici sorprendenti tavole del grande maestro genovese reinterpretano, accompagnate dai più suggestivi testi della tradizione (dai Vangeli apocrifi a Eliot, da Giovanni da Hildesheim a Lope de Vega), l’incanto del Natale dentro l’atmosfera delle grandi narrazioni dell’Oriente. Dei personaggi del presepe conosciamo tutto, ma dei Magi resta solo il mistero, un fascino speciale, che incanta tutti coloro che guardano alla storia della Natività con spirito religioso o anche soltanto con la curiosità dell’animo umano o la passione per l’arte. Un capolavoro di Emanuele Luzzati torna, per l’editore Interlinea, in una nuova edizione in grande formato. Una strenna straordinaria per un grande Natale con Luzzati. Da regalare o collezionare.L’ingresso è libero, per informazioni tel 010 2530328

L’Albero di Natale
Mercoledì 19 dicembre ore 17


Mercoledì 19 dicembre alle ore 17 presentazione del libro "L’Albero di Natale", illustrazioni a cura di Nadia Di Lotti, De Ferrari Editore, condurranno l’incontro l’autrice e Salvo Agosta, direttore di Radio Aldebaran. Si avvicina Natale e tutto è splendente di luci e colori, ma due bambine avvertono con struggimento la mancanza dei genitori, spesso assenti per impegni di lavoro. Una sera, rimaste sole, Caterina e Francesca fuggono di casa per iniziare un’incredibile avventura tra personaggi magici e storie imprevedibili. Una fiaba di sorprendente attualità che diverte i più piccoli e fa riflettere gli adulti.L’ingresso è libero, per informazioni tel 010 2530328

Incontro con Gianni Nuti
Giovedì 20 dicembre ore 17


Giovedì 20 dicembre alle ore 17 Gianni Nuti incontrerà il pubblico sul tema "Psicologia e didattica della musica".Diploma di chitarra al Conservatorio "Antonio Vivaldi" di Alessandria, perfezionamento presso l'Accademia Internazionale Superiore "Lorenzo Perosi" di Biella, Laurea in Estetica e Storia della Musica, Gianni Nuti ha svolto una ricerca specifica nella didattica della chitarra di base, mettendo a punto i fondamenti metodologici di un nuovo approccio con lo strumento. Ha scritto una monografia dal titolo Gli Studi di Virtuosità e di Trascendenza di Angelo Gilardino. Ha tenuto seminari di Psicologia Della Musica. È autore di numerosi articoli di didattica e psicologia della musica in volumi collettanei. Al Museo Luzzati parlerà di psicologia della musica, con un'appendice riguardante i laboratori didattici artistico-musicali. Al centro di tutto sta la musica, con il suo vocabolario infinito di idiomi espressivi che si collocano prima e dopo le parole, direttamente negli stati corporei, nelle emozioni, nelle relazioni d'affetto. ingresso gratuito

Laboratorio sulla figura di Babbo Natale
Sabato 22 dicembre dalle 15 alle 17


Sabato 22 dicembre dalle ore 15 il Museo Luzzati propone un laboratorio di costruzione di maschere e figure di Babbo Natale. Pregustando ormai il suo imminente arrivo, i bambini potranno divertirsi a costruire l’ immagine e la maschera di Babbo Natale con le tecniche del collage e della costruzione su cartoncino, traendo ispirazione dai disegni di Emanuele Luzzati. Il laboratorio è rivolto ai bambini a partire dai 5 anni, possono partecipare anche bambini più piccoli, ma è consigliabile che siano accompagnati da un adulto. Per partecipare € 5 a bambino, a fine laboratorio verrà offerta una merenda con i prodotti di Latte Tigullio

Favoloso e la fiaba smarrita
Domenica 23 dicembre ore 16


Domenica 23 dicembre alle ore 16 ultimo appuntamento per il 2007 con "Favoloso e la fiaba smarrita" animazione teatrale di e con Cristina Cavalli. Il magico Favoloso si risveglia eccezionalmente per i bambini che arrivano al Museo e li conduce nel percorso della mostra La mia fiaba è un bosco. Con la sua chiave incantata fa entrare i bambini in ogni fiaba e li coinvolge in un gioco interattivo tra i personaggi, i luoghi e gli oggetti delle fiabe. A metà tra teatro e visita guidata l’incontro con Favoloso permette di sperimentare un modo diverso di vivere il museo per approfondire in modo attivo e divertente i contenuti della mostra.Ingresso € 5 a partecipante, alla fine merenda con i prodotti di Latte Tigullio

(15 dicembre 2007)

venerdì 14 dicembre 2007

eventi/Cultura: nasce il sito della biblioteca digitale italiana

CULTURA: NASCE IL SITO DELLA BIBLIOTECA DIGITALE ITALIANA

Roma, 13 dic. (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Offrire il punto di accesso ai risultati delle attività svolte dalla direzione generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali nell'ambito della digitalizzazione del patrimonio bibliografico italiano. Questo l'obiettivo del nuovo sito della Biblioteca Digitale Italiana (Bdi),
www.bibliotecadigitaleitaliana.it, che il ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, in collaborazione con l'accademia nazionale dei Lincei, presentera' il 18 dicembre alle ore 10.30 presso l'accademia stessa.
(14 dicembre 2007)

antologia/Nell'era dei blog la cultura viaggia in Rete

Nell'era dei blog la cultura viaggia in Rete
di
Salvatore Pettineo

Internet, e in particolare il World Wide Web, si trova in una profonda fase di ristrutturazione tanto che si inizia a parlare di una nuova versione del Web. I pilastri portanti del cosiddetto Web 2.0 non sono più i siti statici, i classici motori di ricerca, le e-mail, ecc. Adesso la base fondante di Internet sono la condivisione e la partecipazione. Ciò ha ripercussioni sul modo di intendere la cultura che si riferisce, appunto, alla quantità di informazioni disponibile a al sapere di cui ogni soggetto è portatore.
Nota: è un interessante articolo che invito a leggere nella versione integrale.

(14 dicembre 2007)

giovedì 13 dicembre 2007

eventi/Letture per ragazzi


Letture per ragazzi
Liberweb News (http://www.liberweb.it/)

In questo numero

1 Almeno questi! – Nuova edizione della bibliografia di base per la biblioteca dei ragazzi

2 La lettura, nonostante… – Appuntamento a Campi Bisenzio il 31 gennaio e 1 febbraio 2008

3 LiBeR Database – Una fonte preziosa per la catalogazione derivata


Almeno questi! – Nuova edizione della bibliografia di base per la biblioteca dei ragazzi

Almeno questi!, la bibliografia promossa dal Centro regionale di servizi per le biblioteche per ragazzi di Campi Bisenzio, è uno strumento unico nel suo genere in Italia, che risponde a un’esigenza diffusa e fortemente sentita da bibliotecari, insegnanti e operatori: quella di poter usufruire di una panoramica, costruita con criteri ispirati da scelte qualitative, sui libri in commercio per bambini e ragazzi. È ora on line - consultabile e scaricabile gratuitamente - la terza edizione, aggiornata al 2006, con circa 2250 titoli.


La lettura, nonostante… – Appuntamento a Campi Bisenzio il 31 gennaio e 1 febbraio 2008

Proseguono le iscrizioni al convegno nazionale "
La lettura, nonostante... Libri e ragazzi tra promozione e rimozione", che si terrà a Campi Bisenzio il 31 gennaio e 1 febbraio 2008. Il convegno affronterà i temi della “crisi della lettura”, dei cambiamenti strutturali che coinvolgono l’editoria per ragazzi dell’attività di promozione, educazione e formazione del lettore che non demorde e si ostina a cercare lettori, per offrire spunti di approfondimento, confronto, dialogo (programma). Segreteria: Idest, via Ombrone 1, 50013 Campi Bisenzio - tel. 055 8944307 - 055 8966577 - fax 055 8953344 – E-mail: file:///U:/liber%2075%20per%20sito/convegni@idest.net. Modulo di iscrizione


LiBeR Database – Una fonte preziosa per la catalogazione derivata

LiBeR Database è una bibliografia pubblicata su Internet in forma di OPAC: rende quindi disponibili all’utente – anche a chi utilizza LiBeR Database come strumento per la catalogazione derivata – tutte le tradizionali funzionalità di un catalogo on line, grazie anche alla piena compatibilità con Unimarc e alla disponibilità del protocollo Z39.50. L’unica differenza è la modalità di accesso, che in LiBeR Database è riservata ai soli utenti abbonati al servizio. Il catalogatore può utilizzare l’opzione di salvataggio Unimarc delle informazioni bibliografiche e, una volta salvato il file di export, sarà sufficiente importarlo nel proprio catalogo con il software di catalogazione in uso; la derivazione avviene in maniera “automatica” per chi utilizza LiBeR Database come catalogo di riferimento per la catalogazione derivata via Z39.50. Anche le informazioni bibliografiche più specifiche che il record di LiBeR Database offre per una più completa documentazione dei libri per ragazzi (parole chiave principali e secondarie e identificatori, generi, fasce d’età, abstract, tipologia parascolastica e valutazione) vengono esportate in campi Unimarc che ogni software di catalogazione può recepire per ottenere una piena compatibilità con LiBeR Database e un’ampia possibilità di recupero delle informazioni.
Accedi a LiBeR Database:
versione demo, versione completa per abbonati.

Brevi

Grandi autori x FL – Un progetto curato da Equilibri
In occasione della partecipazione di Anne Fine al convegno di Campi Bisenzio "La lettura nonostante ..." Fuorilegge ha preparato due importanti appuntamenti per i suoi lettori con la grande scrittrice inglese. Il 30 gennaio 2008, a Carpi (MO) e Piacenza, Anne Fine incontrerà ragazzi e ragazze degli avamposti Fuorilegge.
Al mattino, presso la biblioteca "Il falco magico" di Carpi con i ragazzi della scuola media. Nel pomeriggio, alle ore 16,00 presso la Biblioteca Giana Anguissola di Piacenza ci sarà un incontro con i ragazzi degli avamposti di Piacenza, Castelvetro, Roveleto di Cadeo.


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NOTA:
http://www.liberweb.it/ è uno spazio essenziale ed estremamente utile per quanti sono interessati alle letture e alla letteratura per ragazzi. Le notizie appena riportate sono solo una piccola parte di quanto si può trovare nel sito che invito caldamente a visitare.

(13 dicembre 2007)

mercoledì 12 dicembre 2007

eventi/Fiera del Libro di Donne

Fiera del Libro di Donne
StaffAlbus

La ALBUSedizioni sarà presente con un proprio stand alla "FIERA DEL LIBRO di DONNE"

sabato 15 e domenica 16 dicembre 2007

programma:

Sabato 15 dicembre ore 9,30
presso i locali di "Spazio Donna"
Piazza Vittorio Veneto (Ferrovia) - Salerno -
si terrà il convegno- dibattito
"L'editoria e la narrativa femminile nel mezzogiorno d'Italia".

A conclusione del convegno gli espositori "arrederanno" i gazebo
ad essi assegnati montati nella stessa Piazza Ferrovia.

La fiera rimarrà aperta il sabato fino alle ore 21 circa.

La domenica si aprirà alle ore 10 e si chiuderà alle ore 21.

Dalle ore 18 alle ore 20 vi saranno animazioni musicali per intrattenere al meglio
e gli espositori e i visitatori.

Le poetesse, volendo, potranno anche improvvisare declamazioni o mini recitals.

In attesa di incontrarci, vi salutiamo cordialmente.

StaffALBUS

(12 dicembre 2007)

martedì 11 dicembre 2007

eventi/Appuntamenti al Museo Luzzati

Appuntamenti al Museo Luzzati
Museo Luzzati

vi aspettiamo qui al museo per visitare il MERCATINO DI PORTA SIBERIA, le mostre di Emanuele Luzzati LA MIA FIABA E’ UN BOSCO e IL MONDO DELLE FIABE DEI FRATELLI GRIMM e partecipare alle tante iniziative che organizziamo:

giovedì 13 dicembre alle ore 16.30 presentazione del libro "Fiabe Liguri Illustrate" Falco Editore, Cosenza 2007, saranno presenti il curatore, Anselmo Roveda, l’illustratrice Fiammetta Capitelli, introdurrà Beatrice Solinas Donghi.
Nel libro si trovano tredici racconti della tradizione ligure - da Pochettin a Prezzemolina, passando da Baffidirame e Fantaghirò - recuperati e narrati attraverso il testo e le immagini per un pubblico di ogni età. Favole di mare e di entroterra, fiabe di magia e storie di piccole arguzie, racconti popolari e facezie a rendere porzione del ricco immaginario fantastico della regione. Testi pensati per il piacere della lettura ad alta voce, a cercare di perpetuare la tradizione dell'oralità che contraddistingue questo tipo di letteratura, contrappuntati da illustrazioni a colori a tutta pagina, nella tradizione dei figurinai di Liguria. Ingresso gratuito

Venerdì 14 dicembre a partire dalle ore 15 designazione e premiazione dei vincitori del concorso Lupus in fabula, disegna o racconta il tuo lupo cattivo, concorso a premi per elaborati grafici e opere letterarie rivolto ai ragazzi delle scuole dalla scuola dell’infanzia a quella superiore.
I membri della giuria, Didi Coppola, Walter Fochesato, Sergio Noberini, Carla Peirolero e Lucia Compagnino sceglieranno otto vincitori: le prime quattro opere inviate da un singolo le prime quattro inviate da un gruppo. I premi saranno litografie e libri di Emanuele Luzzati, con una menzione speciale che si meriterà una visita guidata al Museo di Storia Naturale Doria.Alla fine della premiazione verrà offerta ai bambini una merenda con i prodotti di Latte Tigullio. Ingresso gratuito su prenotazione tel 0102530328

Sabato 15 dicembre ore 17 "Rumori di Lettura", Parole, suoni e suggestioni a cura di Luisa Savoia e Mauro Paolucci. Una proposta rivolta a bambini e genitori, per integrare la lettura ad alta voce con suoni musicali anche insoliti. Situazioni divertenti e accattivanti, ma anche storie che aiutano a riflettere intorno ai problemi di questo nostro mondo, vengono arricchite e animate dalla musica che, da sempre, è un’emozione che arriva diretta al cuore.
La magia delle fiabe e dei racconti, la bellezza dei disegni degli albi illustrati si mescola con musiche vecchie e nuove: sinfonie, linee di basso, sonate per pianoforte, tamburi, loop. Ai partecipanti verrà consegnata una piccola guida delle proposte, così da permettere, a chi lo volesse, di approfondire e soddisfare nuove curiosità. Ingresso gratuito su prenotazione tel 0102530328

Domenica 16 dicembre dalle 10 alle 13, Scuola di Robotica e Museo Luzzati invitano a una mattina dedicata alla robotica, ai robot e alle favole. In un nuovo laboratorio organizzato da Scuola di Robotica per bambini, ma anche per tutti gli interessati, si potranno scoprire i sensi degli animali grazie a sensori dei robot e ascoltare favole sul mondo dei robot e degli animali. Ingresso gratuito su prenotazione tel 0102530328

Domenica 16 dicembre alle ore 16 "Favoloso e la fiaba smarrita" animazione teatrale di e con Cristina Cavalli. Il magico Favoloso si risveglia eccezionalmente per i bambini che arrivano al Museo e li conduce nel percorso della mostra La mia fiaba è un bosco. Con la sua chiave incantata fa entrare i bambini in ogni fiaba e li coinvolge in un gioco interattivo tra i personaggi, i luoghi e gli oggetti delle fiabe. A metà tra teatro e visita guidata l’incontro con Favoloso permette di sperimentare un modo diverso di vivere il museo per approfondire in modo attivo e divertente i contenuti della mostra.

Ingresso € 5 a partecipante, alla fine merenda con i prodotti di Latte Tigullio
(11 dicembre 2007)

la rivista/Il Pepeverde


Il Pepeverde
Giovanni Pistoia

Ritorna, per la gioia di chi l’aveva cominciata ad apprezzare, Il Pepeverde rivista di letture e letterature per ragazzi fondata, nel 1999, da Bruno Cicconi, Alessandro Compagno, Ermanno Detti e Antonio Leoni.
Dopo un periodo di silenzio, che ha fatto temere il peggio, la rivista riprende le pubblicazioni con un’armoniosa veste tipografica, uno staff di tutto rispetto e progetti ambiziosi.
“Il Pepeverde” è, come i vecchi lettori già sanno, un periodico di informazione che si occupa principalmente di lettere e letterature per ragazzi ed è considerata, come con orgoglio sottolinea nella presentazione il sindaco di Anagni, Carlo Noto, tra le sei migliori pubblicazioni nazionali nel settore ed è quella che opera più a sud della penisola nonostante Anagni sia distante soltanto sessanta chilometri da Roma.
La rivista sarà gestita da un Centro di ricerca e documentazione, che avrà la responsabilità anche di diffondere la conoscenza delle produzioni editoriali, come dichiarano nell’editoriale Ermanno Detti e Antonio Leoni. La Biblioteca Comunale di Anagni continuerà a collaborare con il Centro, mentre Ermanno Detti è confermato Direttore della rivista.
In questo numero interventi e interviste (Jack Zipes, Paolo Carnevale, Raimonda Morani, Maria Luisa Salvadori e tanti altri ancora), studi, ricerche, proposte di letture.
Davvero uno strumento prezioso per chi, per studio o semplicemente per mera passione (o tutte e due), intende essere aggiornato sull’ormai vasto e complesso mondo dell’editoria per bambini e ragazzi. Certamente un ausilio indispensabile per quanti sono impegnati nella gestione di biblioteche comunali, scolastiche, pubbliche o private.

Chi è interessato e desidera maggiori informazioni può telefonare al Centro Servizi Culturali del Comune di Anagni: 0775.730487
Sito internet:
http://www.comune.anagni.fr.it/
e-mail:
bibliotecaanagni@bibliotecaanagni.191.it

Foto: la copertina della rivista (illustrazione di Davide Calì).

(11 dicembre 2007)

la rivista/Le prime letture


Le prime letture
Giovanni Pistoia

Ritorno volentieri sul numero tre (ottobre 2007) della rivista Leggere per Crescere, edita da GlaxoSmithKline (GSK). Nell’ambito delle sue iniziative a favore della comunità, GSK sviluppa, in Italia, dal 2001 interventi a favore dei bambini e degli anziani con il programma di responsabilità sociale “Salute & Società”.
La rivista, che viene distribuita a chi ne è interessato, in questo numero, dedica, tra gli altri servizi, tutti interessanti, un articolo dal titolo “Le prime letture segnano la vita” all’importante esperienza della lettura nella primissima infanzia. Nel contesto dell’articolo si precisa, tra l’altro:

“Una vasta gamma di esperienze e di ricerche consente infatti di affermare che raccontare e leggere ad alta voce fin dai primi mesi di vita:

favorisce lo sviluppo del linguaggio;
arricchisce la memoria;
promuove le capacità cognitive;
stimola la fantasia e la creatività;
rende più stretti e intensi i rapporti affettivi all’interno della famiglia, favorendo il senso di sicurezza;
stimola attraverso le illustrazioni la sensibilità artistica;
migliora e arricchisce la qualità della vita.

Effetti tutti che contribuiscono a creare il fondamento della personalità. In questo senso, si può intendere la considerazione che la narrazione e la lettura ad alta voce contribuiscono sì alla crescita del bambino, ma anche, insieme dell’adulto quale egli diventerà. La narrazione e le letture ad alta voce nei primi anni di vita possono dare un contributo alla formazione della personalità tanto più rilevante in quanto rappresentano, almeno potenzialmente, dei momenti di armonizzazione nei contesti familiari che diventano sempre meno stabili”.

La rivista è un utile strumento di lavoro per le scuole, gli educatori, i genitori. La si può ricevere gratuitamente richiedendola al sito
www.leggerepercrescere.it/ oppure scaricarla da:

http://www.leggerepercrescere.it/attach/content/1477/bollettino%20autunno07.pdf

Foto: la copertina della rivista.

(11 dicembre 2007)

sabato 8 dicembre 2007

passeggiando tra i libri/Filastrane. Storie di rane

Filastrane. Storie di rane
Giovanni Pistoia

Filastrocche filastrane
strane storie con le rane
di campagna e di città
vi presento (e sono lieta)
dalla A fino alla Zeta.

A

La rana di Alimena
s’attacca dietro la schiena
un paio d’ali d’uccello.
Per volar liberamente
ha già preso la patente.

B

La rana di Badia
cercava la funivia
ma trovò solo le funi:
trafficando di gran lena
se ne fece un’altalena.

C

La rana di Chiusola
non amava andare a scuola
e diceva: “Oggi è chiusa,
e domani non si sa
se lezioni ci sarà!”

È l’avvio della simpatica filastrocca, che racconta una strana storia di strane rane, che fanno cose davvero strane. Girano per l’Italia allegramente e sono protagoniste di avventure bizzarre. È un piccolo libro scritto da Anna Lavaletti e Emanuele Luzzati. I disegni, come al solito allegri, colorati, che illustrano rane sorprendenti e dinamiche, sono di Emanuele Luzzati. Il volumetto è pubblicato da Interlinea Junior (prima edizione 2002, la seconda nel 2006), nella collana “Le rane”.
La filastrocca è per i bambini, che iniziano a leggere. Si presta a essere letta a voce alta da adulti, che desiderano trascorrere dieci minuti piacevolmente con figli, nipoti o piccoli allievi.
Tra le rane che incontrerete – ve ne sono di tutti i colori - ve ne è una molto intelligente e conviene tenerla d’occhio: è la rana di Zornasco. Sapete che fa? Se ve lo dico, che gusto c’è?

Foto: la copertina del libro

Anna Lavatelli
Emanuele Luzzati
Filastrane
Storie di rane

Interlinea Junior 2006
(
http://www.interlinea.com/)

(8 dicembre 2007)

eventi/Libro sullo stadio

Libro sullo stadio per parlare di cultura dello sport

(AGI) - Firenze, 7 dic. - Lo sport è cultura, cioè scuola di vita: rispetto dell'avversario, condivisione delle regole, conoscenza dei propri limiti, impegno costante per superarli, apprendimento e capacità di reazione nelle sconfitte, modestia nelle vittorie. Troppo spesso le cronache dell’attualità ci rappresentano una dimensione diversa dello sport, fatta di violenza, esaltazione, fanatismo.

venerdì 7 dicembre 2007

la scuola/Scuola italiana somara

Scuola italiana somara in Europa
Pier Luigi Zanata

In tre anni, l’Italia non ha migliorato le sue performance scolastiche, al contrario. E’ una nuova bocciatura per la scuola italiana che arriva dai primi dati sul rapporto Ocse-Pisa sulle competenze linguistiche e scientifiche dei quindicenni italiani. Matematica, scienze ma anche comprensione e lettura: gli studenti italiani non riescono a migliorarsi, anzi si confermano fanalino di coda dell'Unione Europa e i tra i più “somari” a livello dei paesi Ocse.
Nella classifica relativa alle Scienze, l'Italia si piazza al 36° posto. Sotto nazioni come la Lituania e la Lettonia. Ma anche sotto Slovenia, Croazia e tutti i paesi industrializzati.

http://pierluigizanata.blog.lastampa.it/il_mio_weblog/2007/12/scuola-italiana.html

(7 dicembre 2007)

eventi/I piccoli editori scommettono sul multimediale

I piccoli editori scommettono sul multimediale
Alessia Grossi


Si è aperta giovedì a Roma con «Blog e media, marketing & informazione» la sesta edizione romana di Più libri più liberi. La Fiera della piccola e media editoria - realizzata dall'Associazione Italiana Editori con il sostegno dell'Assessorato alle politiche culturali della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Roma con il contributo del Ministero per i beni e le attività culturali, Camera di Commercio, Ministero della Pubblica Istruzione, Biblioteche di Roma e Radiotre - proseguirà il suo programma fino al 9 dicembre al Palazzo dei Congressi dell'Eur con ospiti e temi d'eccezione. Più di 400 espositori, 200 eventi in
programma per un appuntamento che lo scorso anno ha visto 50mila visitatori e fatto registrare al settore della piccola e media editoria un incremento del 5 per cento sul fatturato.
(7 dicembre 2007)

giovedì 6 dicembre 2007

la lettura/La forza del lettore

inchiesta
La forza del lettore
Sorpresa: in Italia crescono i divoratori di libri. Ma anche quelli che non leggono nulla
Mario Baudino

Il mondo del libro è minacciato da una forbice: sono passati più di vent’anni da quando fece scandalo l’inchiesta del sociologo Marino Livolsi, dal titolo Almeno un libro, che svelava come, in un Paese allora orgogliosissimo del quinto posto fra quelli più industrializzati, oltre metà della popolazione non leggesse neppure un libro l’anno: esattamente il 57%. Dall’86 la situazione non è così cambiata, ma in compenso succede qualcosa che potrebbe porre le basi per terremoti futuri: i lettori «forti», quelli che leggono molto, sono sempre più forti, mentre quelli deboli sono sempre più deboli. E ovviamente si legge sempre più al Nord e sempre meno al Sud, sempre più fra i «ricchi» e sempre meno fra i poveri.

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/Libri/grubrica.asp?ID_blog=54&ID_articolo=1211&ID_sezione=81&sezione=

(6 dicembre 2007)

martedì 4 dicembre 2007

eventi/Mario Piatti al Museo Luzzati


Mario Piatti al Museo Luzzati
Museo Luzzati

Giovedì 6 dicembre ore 17.30 al Museo Luzzati Mario Piatti propone al pubblico un incontro dal titolo “Verso una grammatica della fantasia musicale, sulle orme di Gianni Rodari”. Mario Piatti è docente di Pedagogia musicale nel Conservatorio di musica della Spezia e presso la Scuola di animazione musicale del Centro Studi Musicali e Sociali “M. Di Benedetto” di Lecco. È membro del "Comitato nazionale per l'apprendimento pratico della musica" nominato dal Ministro Fioroni.

Collabora inoltre con diversi IRRE, Centri specializzati e Associazioni, per l’aggiornamento e la formazione di insegnanti della scuola di base.

Oltre a numerosi articoli su riviste del settore, ha pubblicato e curato diverse pubblicazioni di pedagogia musicale e, in collaborazione con altri musicisti, alcune raccolte di canzoni per uso didattico, su testi propri e di Gianni Rodari.

L’intervento al Museo Luzzati, si inserisce nel ciclo Dicembre d’Autore una serie di incontri con personalità della cultura che si sono rivolte in modi diversi al mondo dell’infanzia e dei giovani ed è organizzato in collaborazione con l’Associazione Mozart Italia di cui il museo è sede genovese.
A fine incontro aperitivo offerto da Freudiani e Terenzi. L’ingresso è gratuito.

Fino al 6 gennaio è aperto il Mercatino di Porta Siberia. Il Museo Luzzati arricchisce il proprio bookshop-galleria con oggetti, teatrini e sagome realizzati da allievi su disegni di Emanuele Luzzati, pezzi unici tridimensionali che rappresentano i rinomati Pulcinella, Hansel e Gretel, Papageno e le scatole teatrino con il tipico tratto e i fantastici colori del Maestro: un’idea regalo originale e preziosa per gli amici e la famiglia. E inoltre litografie, xilografie, serigrafie e poi libri, mezzari, cuscini, manifesti rari, cartoline, biglietti d’auguri…
Ingresso gratuito martedì – domenica 10-18

Fino al 3 febbraio il Museo Luzzati è dedicato al mondo delle fiabe con le mostre Emanuele Luzzati LA MIA FIABA E’ UN BOSCO e IL MONDO DELLE FIABE DEI FRATELLI GRIMM due secoli di illustrazioni.

Ingresso alle mostre €5, bambini gratis fino a 6 anni, €2 dai 7 ai 12 anni, €4 ridotto fino ai 18 e sopra ai 65 anni. Ingresso libero per chi partecipa ai laboratori o agli spettacoli
Orario dal martedì alla domenica 10 - 18, lunedì riposo.

Per informazioni: Museo Luzzati, Area Porto Antico 6 - 16128 Genova Tel 0102530328 info@museoluzzati.it –
http://www.museoluzzati.it/

Laboratorio sui biglietti d’auguri
sabato 8 dicembre ore 15

Sabato 8 dicembre dalle ore 15 alle 17
:
il Museo Luzzati propone un laboratorio di costruzione di biglietti d’auguri natalizi con le tecniche del collage e figure tratte dai disegni di Emanuele Luzzati. Il laboratorio è rivolto ai bambini a partire dai 5 anni, possono partecipare anche bambini più piccoli, ma è consigliabile che siano accompagnati da un adulto. Per partecipare € 5 a bambino, a fine laboratorio verrà offerta una merenda con i prodotti di Latte Tigullio. Questo di domenica è il secondo laboratorio di un ciclo dedicato al Natale, il terzo ed ultimo domenica 23 a tema maschere di Babbo Natale.

Favoloso e la fiaba smarrita
domenica 9 dicembre ore 16

Domenica 9 dicembre grande novità:
prima di "Favoloso e la fiaba smarrita" animazione teatrale di e con Cristina Cavalli. Il magico Favoloso si risveglia eccezionalmente per i bambini che arrivano al Museo e li conduce nel percorso della mostra La mia fiaba è un bosco. Con la sua chiave incantata fa entrare i bambini in ogni fiaba e li coinvolge in un gioco interattivo tra i personaggi, i luoghi e gli oggetti delle fiabe. A fine percorso i bambini potranno inventare una storia con gli elementi via via raccolti nelle fiabe incontrate nelle opere della mostra. A metà tra teatro e visita guidata l’incontro con Favoloso permette di sperimentare un modo diverso di vivere il museo per approfondire in modo attivo e divertente i contenuti della mostra.
Ingresso € 5 a partecipante, alla fine merenda con i prodotti di Latte Tigullio.

Foto: L’Angelo dei doni di Emanuele Luzzati

(4 dicembre 2007)

antologia/Il piacere di raccontare


Il piacere di raccontare
Fondazione Carmine Luca

Si è tenuto, come previsto, nei giorni 28 e 29 novembre, a Corigliano Calabro Scalo, presso la Direzione Didattica del III Circolo il Corso di Formazione riservato alle educatrici, alle insegnanti e alle volontarie sulla Lettura ad alta voce.

Durante i due giorni di lavoro sono intervenuti esperti del settore dell’infanzia e operatori con l’intento di sensibilizzare i partecipanti sull’importanza di praticare la lettura sin dalla prima infanzia come strumento educativo essenziale nello sviluppo psico-affettivo del bambino.

Il Corso di Formazione Il piacere di leggere e ascoltare, tenuto a Corigliano, rientra nell’ambito del progetto “Leggere per Crescere” della GlaxoSmithKline, che si avvale del patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, della Rai Segretariato Sociale. A livello locale si avvale anche del patrocinio del Comune di Corigliano, della Fondazione Forza Ragazzi, che, come è noto, fa capo, al campione del mondo di calcio, Gennaro Gattuso e alla Fondazione Carmine De Luca.

Il Corso è, infatti, una tappa conseguente al Convegno di lancio del Progetto, tenutosi nel Luglio del 2007, presso il castello ducale di Corigliano.

Il programma del Corso è stato rispettato, così come previsto. Sono intervenuti Giusi Messetti, docente di Psicologia dello Sviluppo, Università di Verona, che ha trattato il tema “La funzione della lettura ad alta voce nello sviluppo psico-affettivo del bambino”; Livio Sossi, docente di letteratura per l’infanzia, Università di Udine, che si è intrattenuto sul tema “Caratteristiche e criteri di scelta dei prodotti editoriali e della tradizione orale per bambini e ragazzi”. In ambedue le giornate Valeria Di Modica, esperta di tecniche di animazione alla lettura, ha tenuto un laboratorio coinvolgendo tutti i presenti.

Il Dirigente scolastico Susanna Capalbo ha fatto gli onori di casa, predisponendo, tra l’altro, un impeccabile servizio organizzativo. L’Ispettore scolastico Franco Fusca ha chiuso i lavori con una breve riflessione sull’importanza di iniziative del genere.

La Fondazione Carmine De Luca, che è impegnata sul piano scientifico e organizzativo sulle tematiche appena accennate e che vuole essere un punto di riferimento locale per il Progetto più complessivo, ringrazia i Dirigenti scolastici, Capalbo, Sapia e Guzzo per la sensibilità e la collaborazione manifestata, Madeo Stella per la Scuola Paritaria “La coccinella”, la dirigente De Rosis dell’Asilo nido comunale, Pasqualino Gallo dell’Associazione “Il Seme”, i volontari tutti che hanno voluto prendere parte al corso. Un ringraziamento particolare va alle insegnanti, alle educatrici delle varie scuole e alle operatrici dell’Asilo nido per la loro attiva adesione. Hanno partecipato anche docenti e dirigenti di biblioteche provenienti anche da fuori comune a testimonianza della bontà dell’iniziativa.

Un grazie a Giusy Leardini e a Ilaria Piùbelli della GlaxoSmithKline per l’impegno organizzativo e per la loro personale partecipazione ai lavori. Ancora una volta è risultato essenziale l’impegno svolto, silenziosamente, dalle insegnanti Maria Cristina Servidio, che insegna in provincia di Verona e Giulia Benvenuto, che opera a Corigliano, non dimenticando l’apporto significativo di Margherita Amantea e Chiara Callegari.

I partecipanti si sono dichiarati molto soddisfatti delle due giornate, non solo per le tematiche trattate ma anche per l’eccezionale bravura dei relatori, Messetti, Sossi e Valeria Di Modica.

L’impegno è solo all’inizio e si spera di poter coinvolgere nei prossimi giorni, e per i futuri appuntamenti, tutte le scuole e le operatrici del territorio.

Elenco dei partecipanti al corso: Fortunato Antonella, Diodati Angiolina; Manieri Franceschina, Mollo Anna, Mosaico Giovanna, Lirangi Rosaria, Avolio Franca, Lavorato Immacolata, Saja Caterina, De Carlo Giuseppina, Russo Gaetana, Turone Daniela, Madeo Stella, De Luca Annalisa, Casciaro Anna, Fusaro Sara, Tagliaferro Luisa, Berardi Teresa, Calanni Carmelina, Gagliano Donatella, Laino Anna Maria, Morano Rosamaria, Pirillo Maria Carmela, Pisani Emilia, Signorella Angela, Sisca Annunziata, Gallo Pasqualino, Liguori Francesca, Anna Maria Magliarella, Giuseppina Marasco, Giovanna Madeo, Mirella Gattuso, Elena Picerno, Zanfini Sandra.

Foto: Gennaro Gattuso e Giovanni Pistoia in un momento del Convegno tenutosi a Corigliano nel salone del castello l’11 luglio 2007.

(4 dicembre 2007)


domenica 2 dicembre 2007

eventi/Le immagini della fantasia

Le immagini della fantasia

Si concluderà il 16 dicembre 2007 la
XXV Mostra Internazionale dell’Illustrazione per l’Infanzia, aperta dal 21 ottobre a Sarmede (Treviso), denominato “paese delle fiabe”. Partecipano 38 artisti provenienti da 20 Paesi, e molti dall’Oriente. L’artista ospite d’onore è il croato Svjetian Junakovic.

Per maggiori informazioni:
http://www.sarmedemostra.it/
(2 dicembre 2007)