lunedì 22 ottobre 2007

passeggiando tra i libri/Marta quasi donna

Marta quasi donna
di Giovanni Pistoia

Ancora poche settimane e anche le scuole medie saranno presto un ricordo. Marta frequenta la terza media, ha quattordici anni. Manca davvero poco perché entri nel fatidico quindicesimo anno. Marta non vede l’ora di festeggiare questo compleanno, atteso come il conseguimento della patente verso il mondo dei “grandi”. L’infanzia appare lontana, anche l’adolescenza sembra svanire e Marta si sente una “signorina”, non proprio una donna, ma “quasi”. Lascerà “l’amica del cuore” e, soprattutto, la sua professoressa Giglioli, un punto di riferimento certo.

Marta è curiosa, orgogliosa, brava, seria, intelligente, ostinata, dotata di un forte spirito critico, indipendente, arrabbiata, contestatrice, severa con se stessa e gli altri. Forte e fragilissima allo stesso tempo. Apparentemente sicura di se stessa e dei progetti che ha in testa, in verità incerta, insicura. Sensibilissima. È un vulcano acceso, generosa e solidale, entusiasta. Facile alle illusioni e alle delusioni, pronta a combattere per cambiare il mondo. Per l’emancipazione delle donne, per l’eguaglianza, per l’abbattimento delle baracche romane, contro le guerre nel mondo, contro l’ipocrisia, i privilegi, l’autoritarismo. Pronta a scendere in piazza: “studenti e operai uniti nella lotta!” È una ragazza pulita e per niente superficiale Marta, ha grandi ideali e le delusioni le lasciano ferite dolorose.

“Marta quasi donna” di Marcello Argilli è pubblicato nel 1975 dall’editore Fabbri e ristampato, nel 1998, dalle Edizioni Era Nuova (www.edizionieranuova.it) nella collana “I Sassi Magici. Ragazze e Ragazzi”. Un classico, questo di Argilli, della letteratura contemporanea e, in particolare, della letteratura destinata ai giovani. Un romanzo nel quale l’autore, con un linguaggio gradevolissimo, tenta di descrivere quel periodo di età, complicato e delicato, che è l’adolescenza. Marta, ma potrebbe essere Carla, Franca, Roberta, Rossella e così via, è portatrice delle ansie, insofferenze, angosce e speranze dei giovanissimi. Vive le contraddizioni tipiche dell’età. Marta è una “ragazzina” e anche una “signorina”, eppure avverte l’urgenza di bruciare le tappe, di entrare nel mondo dei grandi. Donna proprio no, ma “quasi”. Forse è proprio questa ambigua condizione che fa emergere conflitti, prima sconosciuti, tra lei e la mamma e anche, sia pure in misura, diversa, con il padre, che ha sempre avuto su lei un forte ascendente.

Il volume è certamente rivolto a un pubblico di lettori giovanissimi, e non pochi si ritroveranno nella protagonista Marta o nei turbamenti di altri studenti, personaggi ben delineati nel romanzo. Ma è anche una lettura utile per gli adulti, per quelle famiglie che si trovano a vivere situazioni più o meno simili a quelle descritte dall’autore. Non vi sono ricette per superare le crisi adolescenziali, non vi sono suggerimenti per gli adulti. Argilli si pone all’ascolto di Marta (è lei che parla in prima persona nel libro) e vorrebbe che tutti, pazientemente, ascoltassero: adulti e giovani.

(22 ottobre 2007)


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